domenica 22 gennaio 2017

ADAMS: LA BREXIT METTE A RISCHIO GLI ACCORDI DI PACE DELL'IRLANDA DEL NORD

Gerry Adams, rappresentante del partito indipendentista Sinn Féin, considera il programma Brexit del Governo May come un atto ostile contro gli accordi del 1998.

Dopo il discorso programmatico del Premier britannico Theresa May sui futuri negoziati per la Brexit, le reazione sono state numerose e di diverso tipo.

Tra coloro che hanno accolto negativamente le parole della May c'è sicuramente Gerry Adams, presidente del Sinn Féin, il partito cattolico indipendentista nord-irlandese. Secondo Adams, infatti, il processo di uscita del Regno Unito dall'Unione Europea metterà in pericolo gli accordi, faticosamente raggiunti alla fine degli anni '90, che hanno portato la pace in Irlanda del Nord dopo decenni di scontri sanguinosi.

Adams è convinto che la Brexit e l'uscita dell'UK dall'Unione Europea costituiscano un vero e proprio "atto ostile" nei confronti di quegli accordi: innanzi tutto, perchè la Brexit in un certo qual modo ricrea il confine tra Repubblica d'Irlanda  e Irlanda del Nord che gli accordi avevano abolito; poi, perchè la Brexit avrà, molto più in generale, una ricaduta negativa sugli effetti di tali accordi. Questa situazione, conclude Adams, crea i presupposti per una nuova spinta verso la riunificazione dell'Irlanda, con la separazione dell'Irlanda del Nord dal Regno Unito.

Oltre alla minaccia di un referendum per l'indipendenza della Scozia, quindi, il Governo britannico si troverà forse ad affrontare anche quella di una rinascita dei movimenti indipendentisti irlandesi.