martedì 15 novembre 2016

IMPREPARAZIONE E DIVERGENZE: SULLA BREXIT SPUNTA UN "MEMO" SEGRETO

Il Times ha pubblicato un documento non ufficiale che svela i punti deboli del Governo May nella gestione della Brexit.

Risultati immagini per downing streetSi intitola "Brexit update", cioè aggiornamento su Brexit, e riporta la data del 7 novembre scorso: è il documento segreto, pubblicato dalla stampa inglese, che rivela interessanti retroscena su come il governo britannico sta affrontando la questione dell'uscita del Regno Unito dall'UE. Ed è anche affidabile, dal momento che, a quanto si dice, è stato redatto da qualcuno che ha preso parte alle riunioni del Governo. Inutile dire che la "fuga di notizie" non è piaciuta al Primo Ministro Theresa May, che ne ha smentito i contenuti.

Ma quali sono le informazioni contenute in questo memorandum?
Il documento segnala due difficoltà principali che il governo sta incontrando nell'affrontare la Brexit. Prima di tutto, le discordie tra i membri del governo stesso, in particolare tra i ministri Johnson, Davis e Fox, a favore di una "hard Brexit" che blocchi l'immigrazione anche a discapito della permanenza nel mercato unico, e i ministri Hammon e Clark favorevoli invece a una "soft Brexit" che mantenga l'UK all'interno del mercato comune europeo. Ci vorrebbero almeno sei mesi, secondo l'anonimo commentatore, per raggiungere un accordo sulla strategia da adottare.
In secondo luogo, i funzionari dell'esecutivo non sembrano da soli essere all'altezza di svolgere un compito fondamentale nel processo di uscita dall'UE, ovvero quello di esaminare tutte le leggi emesse negli ultimi 40 anni secondo i canoni della legislazione europea e rielaborarle per adattarle alla legislazione britannica. Un impegno ciclopico, che pare richiederebbe il lavoro di 30mila esperti e consulenti.
A questo si aggiunge da una parte l'abitudine, non molto gradita, della May di voler fare e decidere tutto da sola, e dall'altra l'incognita del verdetto della Corte Suprema, che dovrà decidere in merito alla votazione parlamentare sull'avvio dell'articolo 50.