venerdì 4 novembre 2016

BREXIT, QUALI SARANNO I PROSSIMI PASSI

La questione sarà dibattuta dalla Corte Suprema forse già ai primi di dicembre. La parte sconfitta potrebbe poi decidere di rivolgersi alla Corte UE.

Sono passate poco più di 24 ore dal verdetto dell'Alta corte di Londra che ha dato torto al governo May, decretando che sulla Brexit dovrà pronunciarsi il Parlamento. Il governo, come era prevedibile, ha già fatto ricorso alla Corte Suprema, l'organo di giustizia di livello più alto nella giurisdizione britannica.
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I giudici supremi si troveranno quindi a trattare e a pronunciarsi su un argomento estremamente importante e delicato, che riguarda le relazioni tra i diversi poteri dello Stato e il diritto di precedenza ad agire in merito a un trattato internazionale, nel caso specifico il Trattato di Lisbona. La Corte Suprema è comunque già pronta per il compito: una prima udienza potrebbe avere luogo già il 7 o l'8 dicembre. I tempi per giungere al verdetto finale non dovranno essere troppo lunghi, per consentire l'attuazione degli eventuali successivi passaggi istituzionali.

Ma quali potrebbero essere le conseguenze di questo verdetto? Se la decisione dell'Alta Corte venisse ribaltata, il Governo proseguirebbe nel suo programma di attuazione dell'articolo 50 entro il marzo 2017. In caso contrario, il Parlamento dovrebbe esprimere il suo parere sulla Brexit, probabilmente introducendo una legge apposita che poi verrebbe sottoposta al voto.
C'è poi anche la possibilità che una delle parti, quella che uscisse sconfitta dal giudizio della Corte Suprema, decida di rivolgersi in ultimo appello alla Corte di giustizia europea, che ha sede in Lussemburgo.
Ovviamente, entrambe queste opzioni provocherebbero quasi certamente un rinvio dell'attivazione della Brexit.