venerdì 21 ottobre 2016

FUGA DA LONDRA: AVVOCATI E BANCHIERI CORRONO AI RIPARI

I timori per le conseguenze di una "Hard Brexit" spingono gli avvocati inglesi verso l'Irlanda e allontanano da Londra i broker e i banchieri francesi

La Brexit ed il dibattito che la riguarda continuano a diffondere ansie e incertezze per il futuro. Secondo quanto riportato dal quotidiano Repubblica, che cita come fonti il Guardian e il Financial Times, è in corso una sorta di "fuga verso l'Irlanda" da parte di numerosi avvocati d'affari che attualmente esercitano nella City. La motivazione è semplice: per poter assistere un cliente alla Corte Internazionale dell’Aia, e anche in altri tribunali dei Paesi europei, un avvocato deve operare in uno dei Paesi dell'UE. Per non perdere dunque l'opportunità di seguire questi tipi di cause dopo l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea, un nutrito gruppo di legali (si parla di circa un centinaio) ha pensato di registrarsi presso il Foro di Dublino.
Sempre secondo Repubblica, si registra anche una consistente riduzione del numero di banchieri, broker e investitori intenzionati a trasferirsi da Parigi alla capitale inglese. Sembra inoltre che in alcuni noti istituti bancari sia in atto una politica di blocco delle assunzioni nella loro sede inglese.
Ciò che più impensierisce il mondo della finanza è ovviamente la prospettiva di una "hard Brexit", ovvero di un'uscita drastica dell'UK dall'Unione Europea, con la rinuncia alla partecipazione del Regno Unito al Mercato Comune e alla libera circolazione delle persone.
Foto: Dublino (3DF MediaStudio)